CAPITALE: Tunisi – ALTITUDINE: 50 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto ai viaggiatori di età superiore ad un anno provenienti da aree con rischio di trasmissione di febbre gialla.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Altre malattie trasmesse da artropodi – Sono presenti malattie quali la leishmaniosi cutanea e viscerale, la febbre ricorrente da zecche e la febbre bottonosa. Quest’ultima è causata da una zecca di solito Rhipicephalus sanguineus.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – In alcune aree sono frequenti la febbre tifoide e l’epatite A così come le infezioni da elmintiasi di origine alimentare, la brucellosi e la giardiasi. Possono verificarsi casi di echinococcosi e di colera.
  • Altre malattie – Epatite B a endemicità intermedia (2-5% di portatori del virus HBV). Camminando  a piedi nudi è possibile contrarre l’anchilostomiasi. Bagnandosi in acque dolci è possibile contrarre la leptospirosi. Esistono piccoli focolai di schistosomiasi. L’incidenza stimata di tubercolosi è di 50-100 casi per 100.000 abitanti. La febbre Q è diffusa nelle aree dove si alleva il bestiame.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, febbre tifoide e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

Le difficili condizioni in cui versa l’economia nazionale continuano ad essere la principale causa di episodiche manifestazioni anti-governative  dovute alla diffusa disoccupazione. Si possono verificare blocchi stradali. Ricorrenti sono gli scioperi, organizzati tanto su base di categoria (trasporto aereo, magistrati, giornalisti) quanto su base territoriale. Il quadro politico é caratterizzato da una forte contrapposizione a seguito di due omicidi politici avvenuti nel corso dell’anno. Il Paese ha subito recentemente attacchi terroristici da parte di esponenti del movimento salafita e di bande implicate in traffici illegali. Lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 30 giugno 2014.Si tratta di un provvedimento che, oltre a prevedere la presenza degli uomini dell’Esercito a protezione degli edifici sensibili, consente la decretazione d’urgenza del coprifuoco sull’intero Paese o su determinate  aree della Tunisia interessate da fenomeni violenti.