CAPITALE: Nuova Delhi – ALTITUDINE: 210 m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – Ogni persona (ad eccezione dei bambini di meno di sei mesi), proveniente per via aerea o marittima senza il certificato di vaccinazione viene isolata per un massimo di 6 giorni, se questa persona

1)  ha lasciato una zona con rischio di trasmissione di febbre gialla meno di 6 giorni prima del suo arrivo,

2)  se è transitata in una di quelle zone, fatta eccezione, per quei passeggeri e membri dell’equipaggio che, per tutta la durata del loro transito in un aeroporto situato in una zona con rischio di trasmissione di febbre gial- la, soggiornino negli edifici dell’aeroporto, posto che il medico dell’aeroporto consenta questa deroga,

3)  se è arrivata con una nave che ha lasciato o toccato un porto situato in una zona con rischio di trasmis- sione di febbre gialla meno di 30 giorni prima del suo arrivo in India, a meno che questa nave non sia stata disinfestata conformemente alla procedura stabilita dall’OMS,

4)  se è arrivata con un aereo che, essendosi trovato in una zona con rischio di trasmissione di febbre gialla, non sia stato disinfestato conformemente alle disposizioni del Regolamento di Sanità pubblica dell’India per la navigazione aerea, del 1954 o alle disposizioni raccomandate dall’OMS. I seguenti pa- esi sono considerati a rischio di trasmissione di febbre gialla:

  • Africa: Angola, Benin, Burkina Faso, Burundi,  Camerun,  Chad, Congo, Costa d’Avorio, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Kenya, Liberia, Mali, Niger, Nigeria, Repub- blica Centroafricana, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda,  Sao Tomé e Principe, Senegal, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Togo, Uganda e Zambia.
  • America: Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Guyana Francese, Panama, Perù, Suriname, Trini- dad e Tobago e Venezuela. Nota: Quando un caso di febbre gialla viene segnalato in un paese diverso da quelli sopra menzionati, tale paese viene considerato dal Governo dell’India come paese con rischio di trasmissione di febbre gialla ed aggiunto a questa lista.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Il rischio di malaria esiste tutto l’anno nell’intero paese al di sotto dei 2000 metri. Il 40-50% di tutti i casi è dovuto al P. falciparum, il resto a P. vivax. Non c’è trasmissione in parte degli stati di Hi- machal Pradesh, Jammu e Kashmir, e Sikkim. Il rischio di malaria falciparum e la farmacoresistenza so- no relativamente più alti negli stati del nord-est del paese, nelle isole Andamane e Nicobar, a Chhat- tisgarh, Gujarat, Jharkhand, Karnataka (ad eccezione della città di Bangalore), Madhya Pradesh, Maharashtra (ad eccezione delle città di Mumbai, Nagpur, Nasik e Pune), Orissa, e Bengala occidentale (ad eccezione della città di Calcutta). Riportata resistenza del P. falciparum  alla clorochina e alla sulfados- sina-pirimetamina. Prevenzione raccomandata: prevenzione delle punture di insetto più chemioprofi- lassi con l’associazione clorochina-proguanil.  Nelle aree a maggior rischio sopra elencate: prevenzio- ne delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil.
  • Encefalite giapponese – Esistono nel paese 50 siti sentinella.  La sorveglianza epidemiologica  è buona. Casi umani sono riportati da tutti gli stati eccetto Dadra, Daman, Diu, Gujarat, Himachal, Jammu, Kash- mir, Lakshadweep, Meghalaya, Nagar Haveli, Punjab, Rajasthan e Sikkin. La maggior parte dei casi di encefalite giapponese si verifica nel periodo che va da maggio a ottobre nel Nord del Paese. Nel Sud dell’India, in alcune aree, il rischio di trasmissione è presente tutto l’anno. I più alti tassi di malattia si verificano negli stati di Andhra Pradesh, Assam, Bihar, Goa, Haryana, Kamataka, Kerala, Tamil Nadu, Uttar Pradesh e Bengala Occidentale.
  • Chikungunya – la malattia è stata responsabile negli anni scorsi di oltre 1 milioni di casi.. Gli stati colpiti era- no Andhra Pradesh, isole Andaman e Nicobar, Tamil Nadu, Karnataka, Maharashtra, Gujarat, Madhya Praseh, Kerala e Delhi. I casi sospetti erano 752.245 nel Karnataka e 258.998 nelle province di Maharashtra.
  • Altre malattie trasmesse da artropodi – L’India resta un paese endemico per la peste. In India è diffusa la fi- lariosi e la leishmaniosi viscerale. Nel Rajasthan si riscontra la leishmaniosi cutanea. Sono stati segnalati casi di febbri ricorrenti da zecche e di tifo petecchiale. Possono aver luogo epidemie  di dengue.  La forma emor- ragica di tale malattia è stata segnalata nell’est del paese. Nelle zone boscose è presente la malattia della foresta di Kyasanur, causata un virus delle famiglia Togaviridae e gen. Flavivirus, veicolata da zecche.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Adottare con scrupolo le norme di sicurezza alimentare e portare in valigia un farmaco come il Normix per utilizzarlo in caso di necessità.
  • Colera – Nel 2010 erano stati riportati 5.155 casi di colera e 9 decessi. Mancano dati nel 2011 e nel 2012.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – è diffusa la febbre tifoide che sembra diventare sempre più resistente ai comuni antibiotici. Diffusa anche l’epatite A ed E (di cui vengono segnalate vaste epidemie). Si riscontrano anche la brucellosi, l’echinococcosi (idatidosi) e focolai di dracunculosi. La paragonimiasi è endemica (provincia Manpur), è pure presente la cisticercosi. Sono comuni anche le infezioni da amebiasi che possono causare anche ascessi epatici.
  • Poliomielite L’India è stato fino al 2011 uno dei quattro paesi dove la trasmissione di poliovirus selvaggio (WPV) non era mai stata interrotta. L’Uttar Pradesh e il Bihar, nel nord del paese, hanno contribuito per la qua- si totalità dei 464 casi di polio registrati nel 2009. La parte occidentale dell’Uttar Pradesh è una delle zone di trasmissione più intense del poliovirus nel mondo è storicamente l’epicentro di grandi epidemie di WPV1. Attualmente l’India NON è più un paese dove avviene trasmissione del virus selvaggio della polio.
  • Rabbia – La rabbia rappresenta in India un serio problema di sanità pubblica ed il viaggiatore internazionale ne deve tener conto. L’India ha la più alta incidenza di rabbia al mondo. Si stima che si verifichino 30-50.000 casi umani per anno. Nel paese i cani vagabondano in branco ovunque.
  • Altre malattie – L’India ha il primato mondiale anche dei casi di lebbra. In certe parti del paese è co- mune il tracoma. Nel paese esiste un’elevata prevalenza (> 8%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B. Prestare attenzione ai serpenti. La tubercolosi  è endemica (l’incidenza annua è di 100-300 casi per 100.000 abitanti). Nel 2012 segnalati 134.752 casi di lebbra.  Si tratta del paese che ripor- ta il maggior numero di casi a livello mondiale.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, epatite A, febbre tifoide, encefalite giapponese, polio (richiamo) e rabbia.

 

SICUREZZA

Perdura il conflitto italo-indiano per la detenzione da due anni dei nostri marò, conflitto che potrebbe esacerbarsi. Il carattere indiscriminato degli attentati terroristici degli ultimi anni (tra i quali quello del 13 luglio 2011 a Mumbai e del 7 settembre 2011 a New Delhi), induce a prendere atto di un accresciuto livello di rischio. Recenti  episodi di  violenza sessuale   soprattutto  nei  confronti  di  donne (anche straniere) hanno provocato manifestazioni  di protesta in diverse città indiane negli ultimi mesi e il fenomeno sembra in costante  aumento in quanto si sono registrati numerosi casi. La  Farnesina  raccomanda  opportuna vigilanza, in particolare sui mezzi di trasporto e consiglia altresì di evitare luoghi isolati e di mantenere un abbigliamento adeguato alla tipologia dei luoghi visitati ed alla cultura ivi prevalente. Il nostro Ministero degli Esteri sconsiglia ai connazionali viaggi nelle zone interessate dalla guerriglia naxa- lita, in particolare le aree rurali degli Stati del West Bengal (distretto di West Midnapore), Bihar, Jharkhand, Chattisgarh, Orissa, Andra Pradesh e Maharashtra (distretti di Gadchiroli, Gondia, Chandrapur, Bhandara, Ya- vatmal e Nanded, nell’estremità orientale dello Stato).