CAPITALE: Quito  – ALTITUDINE: 2800  m

CERTIFICAZIONI RICHIESTE

Febbre gialla – Un certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto ai viaggiatori di età superio- re a un anno provenienti da Paesi con rischio di trasmissione di febbre gialla. Ai nazionali e residenti dell’Ecuador viene richiesto di possedere un certificato di vaccinazione al momento della loro partenza verso un’area con rischio di trasmissione di febbre gialla.

 

RISCHI PER LA SALUTE

  • Malaria – Il rischio di malaria – P. falciparum (13%), P. vivax (87%) – esiste tutto l’anno al di sotto dei 1500 m; il rischio di trasmissione è moderato nelle province costiere. Non vi è nessun rischio a Guaya- quil, Quito e nelle altre città della regione inter-Andina. Riportata resistenza del P. falciparum  alla clorochina ed alla sulfadossina-pirimetamina. Prevenzione raccomandata nelle aree a rischio: prevenzio- ne delle punture di insetto più meflochina o doxiciclina o atovaquone/proguanil (prendere un farma- co per il quale non sia riportata resistenza nelle specifiche aree visitate).
  • Febbre gialla – La vaccinazione è raccomandata per tutti i viaggiatori di età >9 mesi che viaggiano in aree di altezza < 2.300 mt nelle seguenti province a est della catena delle Ande: Morona-Santiago, Napo, Orellana, Pastaza, Sucumbios e Zamora-Chinchipe.

Non c’è rischio di febbre gialla nelle città di Guayaquil e Quito o nelle isole Galapagos.

  • Malattie trasmesse da artropodi – Sono un’importante causa di morbilità. Tra le malattie di questo gruppo bisogna ricordare la dengue che ha colpito l’intero territorio incluse le Isole Galapagos. Sono presenti la leishmaniosi cutanea e cutaneo-mucosa e la tripanosomiasi americana (malattia di Chagas). L’oncocercosi è endemica in focolai isolati nelle zone rurali. Le punture di simulidi, vettori dell’oncocercosi, possono ugualmente trasmettere altre filariosi e provocare spiacevoli reazioni emorragiche, talvolta gravi. Esistono nel paese focolai naturali di peste. La bartonellosi  o febbre di Oroya, una affezione da flebotomi, si riscontra nelle valli fluviali del versante occidentale delle Ande, a 3.000 metri di altitudine.
  • Diarrea del viaggiatore – Rischio elevato. Attenzione agli alimenti e Normix in valigia.
  • Altre malattie trasmesse dagli alimenti e dall’acqua – Sono molto diffuse l’epatite A e la febbre tifoi- de, l’amebiasi e le elmintiasi. Tra le elmintiasi, frequenti sono la paragonimiasi (distomatosi polmonare) dovuta al consumo di carne di granchio cruda e l’infezione da Fasciola hepatica dovuta al consumo di vegetali. È frequente la brucellosi. È presente anche l’echinoccocosi.
  • Altre malattie – Fare attenzione ai serpenti e alle sanguisughe. Può essere presente la rabbia animale. Nel paese esiste una prevalenza medio-alta (3-7%) di portatori del virus HBV, responsabile dell’epatite B. La tubercolosi è endemica: ha un’incidenza di 100-300 nuovi casi l’anno per 100.000 abi- tanti. La paracoccidioidomicosi è endemica ed ha una alta trasmissione. Nel 2010 segnalati 134 casi di lebbra.

 

VACCINAZIONI DA CONSIDERARE: quelle di routine, febbre gialla, epatite A, febbre tifoide e rabbia.

 

RISCHI PER LA SICUREZZA

Da evitare la zona di confine con la Colombia, soprattutto le aree rurali, dove opera la guerriglia colombiana (FARC) ed il rischio di sequestro di cittadini stranieri è elevato. Si segnala  un aumento dei sequestri lampo a scopo di rapina, a Guayaquil e Quito, per i quali vengono utilizzati spesso taxi gialli, del tutto simili a quelli muniti di licenza. I predetti sequestri avvengono a qualsiasi ora e purtroppo nelle prossimità dei grandi alberghi o nelle zone turistiche.  Si consiglia pertanto ai connazionali di non fermare taxi lungo le strade, ma di prenotarli telefonicamente. La criminalità  nelle principali città del Paese è in continuo aumento con assalti a mano armata e persino stupri a danno di turiste straniere. Particolarmente interessata dalla criminalità comune è anche la zona che si estende sulle pendici del vulcano “Pichincha”, a pochi chilometri  dalla capitale. Cautela anche per la visita ai parchi nazionali, dove ultimamente si sono registrati casi di assalti a turisti (Cuyabeno e El Cajas). In entrambi i casi si deve prestare massima attenzione e rivolgersi ad agenzie conosciute ed affidabili.